GRUPPO ALPINI

Forni di Sopra

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La fondazione del Gruppo di Forni di Sopra dell’Associazione Nazionale Alpini risale al lontano 1926

Socio fondatore e primo capogruppo è Iginio Coradazzi, classe 1894, combattente della Grande Guerra nelle file del battaglione "Tolmezzo" decorato Medaglia d'Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: "Arditissimo nel lancio di bombe a mano e nell'azione di attacco svolta sul culmine di Monte Pal Grande, si avvicinò carponi, con coraggio fermo, al trinceramento nemico, lanciandovi delle bombe che cadendo produssero effetto efficacissimo (Monte Pal Grande, 11 Luglio 1915)". Figura eclettica di Alpino e montanaro, Iginio Coradazzi è considerato il realizzatore del Rifugio Giaf inaugurato nel 1947, in seguito affidato alla Sezione del CAI di Forni di Sopra e della cappellina eretta nei pressi del rifugio dedicata alla memoria degli Alpini Fornesi caduti.
Fra i soci fondatori vanno ricordati, oltre al citato Coradazzi: Ermenegildo Antoniacomi “Canova”, Pietro Clerici, Lino D'Andrea, Guido Cappellari, Francesco Pavoni, Mamante Perissutti e Carlo Anziutti.
Alla fondazione del gruppo presenzia il Generale Ugo Pizzarello, Medaglia d'Oro al valor militare, già comandante di compagnia del Coradazzi, che fa dono al Gruppo del primo gagliardetto.
Dalla fondazione al secondo conflitto mondiale il gruppo si avvale dell'opera dei segretari Giovanni Clerici, Dante “Danta” e Amelio Perissutti. Passata la bufera della guerra, che ha interrotto ogni attività sociale, il Gruppo viene ricostituito nel 1947 e riprende la sua intensa attività intesa a mantenere vive le tradizioni e le inconfondibili caratteristiche delle penne nere. Artefici della rinascita due reduci della campagna di Russia: Tiziano Cella e Fiorino Antoniutti che, quali Capigruppo, si susseguono rispettivamente nel 1947 e 1948. Segretario di quel periodo é Amelio Antoniacomi.
Dal 1949 al 1963 alla guida del Gruppo viene eletto Angelino Clerici, seguito poi da Mario Perisutti, fino al 1977. In questo periodo si intraprendono numerose attività sociali, spesso legate con le consorelle associazioni del CAI e del Soccorso Alpino di cui il Perissutti è pure responsabile. A questo periodo appartengono alcuni episodi che hanno lasciato un segno indelebile nella vita della nostra comunità. L’alluvione del 1966 con gli Alpini in prima fila per portare soccorso alla popolazione, nell'inverno del 1972, nei pressi della forcella Scodavacca una valanga investe un reparto di Alpini in esercitazione; dopo alcune ore di ricerca ed il salvataggio di alcuni Alpini, manca all'appello l'Alpino abruzzese Antonio del Nero; la sua salma verrà recuperata dopo 3 giorni di ricerche dagli uomini del Capogruppo Perissutti impegnati fino allo spasimo sin dal verificarsi della tragedia. Il terremoto del 6 Maggio 1976 colpisce con inaudita forza il Friuli e la Carnia. Anche fra gli alpini della "Julia" si contano numerosi morti, fra i quali la penna nera Tullio D'Andrea , figlio del socio Ghêso. Al dolore della famiglia si associa la popolazione tutta già duramente provata dal protrarsi del tragico fenomeno.
Nel 1977 viene eletto Capogruppo Gianni Schiaulini al quale succede l'anno dopo Tito De Pauli. Il periodo è contraddistinto da una buona attività sia in campo sociale che in quello sportivo, viene anche realizzata la sede sociale presso la “Casina di Vico” ex latteria. il Gruppo si accinge a dare corso ad un sogno nel cassetto, ossia la realizzazione di un piccolo ma significativo "Parco della Rimenbranza" per ricordare il sacrificio che il paese ha dovuto sopportare nel corso degli eventi bellici. L'assemblea del 1990 riconferma Tito De Pauli a Capogruppo, gli succede il Maggiore Fioravante Bucco, Reduce di Russia. Nel febbraio 1997 viene organizzato il 62° Campionato Nazionale ANA di sci di fondo che ha visto gli Alpini di Fioravante Bucco e la popolazione fornese in prima linea per la riuscita della manifestazione. L'idea del maggiore Bucco di organizzare una "Giornata Alpina" in malga Tartoi, dedicata a tutti gli abitanti ed agli ospiti fornesi, è stata subito un successo. La manifestazione è diventata ormai una tradizione estiva di Forni di Sopra che tuttora ogni anno vede partecipare molti appassionati. L’attuale consiglio di amministrazione del Gruppo A.N.A. è presieduto da Dante Comoretto, Capogruppo e Lidio Dorigo vicepresidente, mentre la segreteria è seguita da Elvio Antoniacomi. L’attività di Gruppo è intensa e dinamica, oltre ai classici eventi tipicamente Alpini come la partecipazione alle adunate e le commemorazioni ai caduti, le penne nere fornesi sono parte attiva nell´organizzazione e supporto ai vari eventi sociali e turistici della valle. Dal 2006 al 2009, su iniziativa e coordinamento del Vice Capogruppo Lidio Dorigo, è stata ristrutturata ed ammodernata la Casera dal Aip (chiamata anche Tamar dai Vidiei, o Caseruta di Mùdas). I lavori hanno coinvolto molte penne nere fornesi ed alcuni simpatizzanti che hanno a cuore la montagna e le opere in essa collocate, frutto di fatiche e privazione sopportate dalle generazioni che ci hanno preceduto.
Nel febbraio del 2018 il Maggiore Bucco Fioravante, già capogruppo ANA e personaggio attivo nella vita fornese, è “andato avanti” raggiungendo i suoi Alpini caduti in Russia. Bucco ha amato come pochi Forni di Sopra del quale è stato anche Amministratore Comunale. Il paese si fermava dopo le cerimonie davanti alla chiesa della Madonna della Salute ad ascoltare i passaggi della prima guerra mondiale da lui raccontati con un taglio ed un coinvolgimento particolare, senza dimenticare nessuna data, nessun nome.
Nell’autunno del 2020 il Capogruppo Dante Comoretto, lottando fino alla fine contro una malattia, è andato avanti. Comoretto era un considerato uno dei pilastri della comunità fornese, nei paesi ci sono persone che ne segnano la storia, la vita sociale e le tradizioni, una di queste era senz’altro Dante, che assieme alla moglie Giovannina viveva con passione la propria comunità dedicandole tempo e lavoro con costanza e dedizione.
E' stato un esempio anche per la spontaneità e la generosità che metteva in campo nel supporto alle associazioni o a chiunque ne avesse bisogno, lui c'era sempre. Dante, originario di Buja, ha svolto il servizio militare nel 1960 come radiofonista nell'8° Reggimento Alpini della Julia, Battaglione Cividale.
Dopo la scomparsa di Dante, il Vice Capogruppo, Lidio Dorigo ha preso le redini degli Alpini fornesi dai quali venne eletto Capogruppo nel maggio del 2021. Lidio Dorigo, classe 1945, è stato Alpino del Btg. Gemona, 8° Reggimento - Julia, figlio del compianto Eliodoro, reduce della Campagna di Russia classe 1922 (8° Alpini Btg. Tolmezzo). Dal 2005 al 2008 Lidio è stato ideatore ed artefice, assieme ad amici e volontari dell'ANA, allo straordinario recupero della malga dal Aip (Mudas) trasformandola da un rudere ad un presidio decoroso lungo il sentiero che porta a malga Tragonia.
Lidio è stato eletto assieme al segretario Elvio Antoniacomi ed ai consiglieri: Verio Sacchetti, Renato Antoniacomi, Francesco Lessanutti, Fabio Antoniacomi e David Cappellari. Tutto il direttivo era già in carica nel precedente mandato. Il gruppo Alpini di Forni di Sopra ha una consistenza di 64 iscritti tra soci e simpatizzanti. Tra gli iscritti anche l'azzurro della Squadra nazionale di sci di Fondo Martin Coradazzi in forse al Centro Sportivo Esercito di Courmayeur. 

 

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Lidio Dorigo Capogruppo 
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