Le origini di Forni di Sopra

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Domenica, 04 Novembre 2018 20:20

PROTEZIONE CIVILE

Protezione Civile FVG

Gruppo volontari Protezione Civile, comune di Forni di Sopra

Il volontariato regionale di Protezione civile del Friuli Venezia Giulia è nato in uno dei momenti più tragici della storia della nostra regione: il terremoto del 6 maggio del 1976, in seguito al quale la voglia di fare e di dare una mano di migliaia di persone ha permesso di mettere in moto quella “macchina” della solidarietà, su cui si è fondata la ricostruzione del Friuli. 

L’esperienza del Sisma del Friuli ha messo in evidenza l'importanza delle persone che volontariamente e gratuitamente si mettono a servizio della società nel momento dell’emergenza e del bisogno. Il ruolo cruciale svolto dal volontariato in questa situazione ha spinto la Regione a valorizzare questa forza, pensando ad un volontariato di protezione civile non più improvvisato sulla base di spinte emozionali, ma strutturato ed inserito in un Sistema regionale integrato costituito da soggetti operativi non solo in emergenza ma anche in tempo di “pace”. La legge Regionale 64 del 31 dicembre 1986, prima in Italia, ha previsto infatti l’istituzione di un Sistema regionale di protezione civile composto da una struttura regionale dedicata alle attività di protezione civile e al coordinamento, dall’ente locale Comune con il ruolo di primo ente di protezione civile più prossimo ai cittadini e dal volontariato riconosciuto come risorsa essenziale del Sistema.

Il gruppo di Forni di Sopra conta una ventina di volontari.

Referente Sig. Lorenzo Antoniutti

Delegato: Elio Antoniacomi
Tel: 329 2226061

Mercoledì, 04 Novembre 2015 19:57

PESPORT

PESPORT FORNI DI SOPRA

Pesport Dolomiti, società pescatori sportivi, Forni di Sopra

L'associazione è attiva nella gestione ittica e nella pesca sportiva nei fiumi e nei laghetti della pineta di Forni di Sopra. Organizza corsi di avvicinamento alla pesca sportiva e gare a cui possono partecipare anche i non tesserati. 

Referente, Sig. Elio Antoniacomi
Tel: 329 2226061

Mercoledì, 03 Novembre 2021 20:19

FORNI SECONDA CASA

LOGO SECONDE CASE

Forni la mia seconda casa

L'associazione è stata fondata dai proprietari delle seconde case a Forni di Sopra. Famiglie storicamente legate alla vita sociale del paese, parte attiva nelle associazioni e nella condivisione della promozione. Si propone di avanzare proposte e idee costruttive per la valle. 

Referente, Sig. Roberto Pittini
Tel: 3467885400
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Lunedì, 01 Novembre 2021 18:06

Club Alpino Italiano

LOGO CAI web

Club Alpino Italiano, sezione di Forni di Sopra 

La sezione C.A.I. di Forni di Sopra, dopo essere stata sottosezione della S.A.F. (Società Alpina Friulana) dal 1961, é nata il 1 gennaio 1982.

Storia: Come per attraversare mari serve spirito d'avventura e qualcosa per stare a galla, così per salire crode e pareti non deve mancare il coraggio e qualche attrezzo. Questo paragone tra due mondi infiniti per ricordare che le montagne di cui stiamo parlando sono un prodotto degli oceani più antichi. Al pari delle onde del mare anche i profili di queste Dolomiti non si possono contare o ricordare: ignoto il numero di torri e guglie, inesauribili le pareti, eternamente inesplorati innumerevoli canaloni e forcelle. Un mondo a sé che l'uomo, grazie ai progressi della tecnica, cominciò lentamente a "colonizzare", portandolo a scoprire nuovi passaggi, raggiungere inviolate vette, salire strapiombanti pareti: un'avventura che mai avrà fine.

Le Alpi dunque come culla di tutte le esplorazioni. Con le debite diversità etniche e culturali, e gli imposti limiti degli orizzonti, i popoli alpini hanno avuto un omogeneo approccio con i loro monti. Nei Forni Savorgnani é accaduto lo stesso. La medesima curiosità, la medesima necessità. Antiche tracce che si perdono nella neve dell'ultima grande glaciazione. I primi salitori delle montagne fornesi legavano la loro presenza ai bisogni alimentari e territoriali. Il fine era utilitaristico non certo escursionistico; interessavano i pascoli, la caccia, il bosco, i confini. E nei luoghi impervi, sulle crode, tra canaloni percorsi da vento e "galùpa" dominava il mito. Anche se, per la verità, già dal XIII secolo si hanno notizie di liti confinarie, compravendite e affitti di pascoli e boschi d'alta quota: quindi con frequentazioni se non di vetta (ma chi lo sa?) certo di verticali "palons" e impervie forcelle.

I documenti storici riguardanti le confinazioni catastali, le escursioni scientifiche e l'alpinismo risalgono alla seconda metà del '700. Le prime testimonianze riguardano l'appartenenza di queste terre all'Impero Asburgico, con ricognizioni e cartografie militari, oppure le indagini geologiche del Clapsavon, frequentato da studiosi dei fossili dell'università di Vienna sin dai primi decenni del '800. Praticata era pure la vistosa Forcella Giaf chiamata ai primi dell'ottocento "Fursiela dai Franseis", forse per il passaggio in quell'agevole valico di una pattuglia napoleonica.

Nel contempo boscaioli e pastori fornesi continuavano la millenaria opera di utilizzo pioniero delle risorse silvo-pastorali, risalendo i ripidi costoni dell'alta valle del Tagliamento. Venivano aperte cave, i boschi diventavano prati, si costruivano stavoli in luoghi incredibili, rustici "casons" diventavano malghe, un fitto reticolo di sentieri univa il fondovalle all'alta quota. Tutto ciò nella incessante ricerca di un equilibrio tra le necessità umane e le severe regole della natura.

Questa continua e diffusa presenza sul territorio oltre che permettere ai montanari una profonda conoscenza dell'infinito mondo della montagna, agevolò studiosi e appassionati nei loro primi contatti con questi inesplorati ambienti vergini. Ed ebbe inizio l'epopea alpinistica di questo estremo lembo delle Dolomiti.

L'esplorazione e le salite dei fantastici gruppi di quelle che Berti, Casara e Herberg chiameranno "Dolomiti d'oltre Piave", costituiscono un'avventura umana eccezionale che coinvolge l'intero mondo alpinistico europeo, dalla seconda metà dell'800 fino alla prima del '900. Dai pionieri inglesi ai friulani, dai triestini ai tedeschi il richiamo di quel "fantastico regno" tra Piave e Tagliamento é così potente che molti alpinisti, tra i più forti del momento, ne vengono attratti.

E' sufficiente scorrere i nomi legati a queste cime per capire che da qui, scrivendo e scalando, é passata la storia dell'alpinismo. Prima dell'asburgico Kugy gli inglesi (Gilbert e Churchill nel 1862, seguiti in Pra di Toro da Tuckett e dall'irlandese Ball), poi i friulani Marinelli, Pitacco, D'Agostini, Feruglio, Mantica, accomunati ai bavaresi Steinitzer e Reschreiter (ottimo pittore), quindi agli austro/tedeschi Koegel e Patera (veterinario a Vienna), Hubel e Both; e poi Schuster, Bleier, Schroffenegger, Volkmar, Uhland e su su fino alla "Squadra Volante" triestina di Cozzi e Zanutti e all'incredibile "Gilde zum grossen Kletterschuh" di von Glanvell, von Saar, Domènigg e Koenig seguiti dallo straordinario alpinista-pittore E.T.Compton. Senza dimenticare i Fanton, Piaz, Trier, Comici, Del Torso, Solleder, Gilberti, Castiglioni, Casara, Herberg, le guide fornesi "Tita Barbe" e "Gino Bianchi", altri che troveremo citati nel descrivere le cime che hanno raggiunto e naturalmente Antonio Berti il cantore di queste meraviglie.

Insomma un periodo eroico a cavallo tra otto e novecento che ancora ci emoziona; scalatori che sono entrati nel grande libro dell'alpinismo dolomitico, rimasti per sempre legati a queste montagne, che portano i loro nomi e ne conservano il ricordo. Ma la storia continua ...
Le storiche Guide Alpine fornesi sono: De Santa G.B. "Barbe" (1855-1946), il pastore di Valemenon che K.G. von Saar dice essere "il più esperto fra gli uomini di montagna delle Alpi Clautane che abbiamo conosciuto"; un Antoniacomi di cui non si hanno notizie; Coradazzi Igino "Bianchi"(1894-1952) e il figlio Coradazzi Ugo "Bianchi"(1920-1971). Cui si aggiungono il portatore Coradazzi Lino "Bianchi" e le attuali Guide Mario e Luca Cedolin.
Gli alpinisti fornesi, tra 1930 e 1960, di cui si conserva chiara memoria, peraltro citati nella guida del CAI, sono: Antoniacomi G.B.Alfonso "Nela" (1911-1957), Clerici Ciro "Patriarca" (1921-2003), Coradazzi Gioacchino "Ièie" (1920-1995), Corisello Agostino "Curisel" (1918-1997), Ferigo Angelo "Bic" (1918-1984), Schiaulini Giulio "Bastian" (1917-1964). Altri assidui escursionisti di quel periodo sono stati Antoniacomi Egildo "Canova" (1897-1976), Antoniacomi Ferdinando "Carona" (1893-1973) e il maestro Perissutti Anselmo "Cùsina" (1899-1970). Gli ultimi testimoni di quella appassionante stagione alpinistica, dai quali abbiamo tratto molte di queste notizie, sono Cella Dino "Talamin" (1928), il portatore Coradazzi Lino figlio di Igino "Bianchi" (1933) e Maresia Sergio "Bortaloni" (1935).
Fino agli anni '40 gli alpinisti fornesi, non molti per la verità, erano iscritti alla Società Alpina Friulana; dai primi anni '50 aderivano alla sottosezione "Carnica" sempre della Saf.

La sezione del Cai di Forni di Sopra, dopo essere stata sottosezione della Saf dal 1961, é nata il 1° gennaio 1982 ed i presidenti che si sono via via succeduti sono: don Riccardo Talotti, Antoniacomi Elvio, Ferigo Marco, Pavoni Roberto, Dorigo Eddy, Coradazzi Armando, Polo Fabio, Pavoni Renzo, De Santa Nicolino, Emo Chinese ed ancora De Santa Nicolino.

Contatto Sezione CAI Forni di Sopra
Nicolino De Santa
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Venerdì, 03 Novembre 2017 11:55

DONATORI DI SANGUE

logo afds Forni di sopra

Associazione Friulana Donatori di Sangue (A.F.D.S.) Sezione di Forni di Sopra

La Sezione di Forni di Sopra dei Donatori di Sangue è stata fondata l'8 gennaio 1967  con la benedizione del Labaro ed il saluto delle autorità ai primi 70 donatori fornesi. Da allora, l'associazione è sempre rimasta attiva sia nella raccolta delle donazioni che nel supporto alle manifestazioni del paese. 

Contatto Presidente
Michele Clerici Tel: 3339419577
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Sabato, 02 Novembre 2019 18:11

SOCCORSO ALPINO

logo CNSAS

Stazione di Soccorso Alpino di Forni di Sopra - Dolomiti Friulane

Prima dell'anno 1955, anno di istituzione ufficiale della Stazione di Soccorso Alpino di Forni di Sopra, i salvataggi sulle montagne fornesi venivano effettuati dalla Guida Igino Coradazzi detto "Bianchi", gestore del Rifugio Giaf, da volontari locali e dai Volontari dei Vigili del Fuoco. Uno degli interventi più importanti fu il recupero di un escursionista veneziano folgorato da un fulmine sulla vetta del Clapsavon a quota 2.462 m. Anche i soccorsi di tipo alpinistico venivano effettuati dalla guida alpina Coradazzi, Alpino ex combattente decorato con medaglia al valor militare, esperto conoscitore delle montagne della zona.
Il primo Capo Stazione è stato Mario Micoli, seguito nel 1956 da Giulio Schialini e nel 1958 da Ciro Clerici, che rimane in carica ininterrottamente fino al 1968. Dal 1969 al 1979 il Capo Stazione è Mario Perissutti detto "Coton", gestore del Rifugio Flaiban Pacherini in Val di Suola. Dal 1980 al 1989 ricopre il ruolo di Capo Stazione Renato De Santa detto "Ciarly". Sono gli anni dello sviluppo turistico, alpinistico ed escursionistico di Forni di Sopra. Il numero di interventi aumenta di molto rispetto agli anni precedenti, anche con episodi di tre interventi di soccorso nella stessa giornata. Dal 1990 al 1998 il Capo Stazione è la Guida Alpina Mario Cedolin. Il nuovo decennio apre le porte a nuove generazioni di volontari, la cui vocazione deriva come sempre dalla passione per la montagna; in stazione nascono per la prima volta i Tecnici di Soccorso Alpino ed i tecnici di Elisoccorso. Gli interventi vengono sempre più spesso effettuati con elicotteri civili della Protezione Civile e dell'elisoccorso "118". Dal 1999 al 2004 Il Capo Stazione è David Cappellari. Il il 31 luglio 1999 un grave lutto colpisce profondamente il Soccorso Alpino e l'intera popolazione di Forni di Sopra: durante un'ascensione sulla Cima Urtisiel ci ha lasciato Claudia Corisello. È una dura prova per tutti i componenti della Stazione ed in particolare per coloro che sono stati chiamati a prestarle soccorso. Questo tragico evento fa sentire inermi e sconfortati i volontari ma, superata l'iniziale fase di sbigottimento, incita in particolare modo i più giovani a lavorare per cercare di essere sempre più pronti e preparati. Il Soccorso Alpino, soprattutto nei piccoli paesi di montagna, ha un onere in più che è quello di contribuire alle manifestazioni del volontariato paesano, favorendo anche l’animazione turistica della zona. Le principali manifestazioni che hanno coinvolto la Stazione di Soccorso Alpino di Forni sono state la gara sci alpinistica di Forcella Pecoli, "Memorial Claudia Corisello”, la gara di scialpinismo in notturna "Ski Krono Varmost" che si svolge da 17 anni nel mese di febbraio lungo le piste del Varmost, la tradizionale calata della befana dal campanile, che con i suoi 45 metri è tra i più alti del Friuli. Dal 2005 al 2014 il Capostazione è stato Eddi Dorigo, la Stazione può contare inoltre anche sulle Squadre di Ampezzo e Sauris, autonome e più rapide negli interventi locali. Dal 2015 al 2020 il responsabile di Stazione è stato Luigi Crescini, il Vice è Bruno Zilli che con il suo cane York è anche l’unità cinofila bi-valente (ricerca e valanga) molto apprezzata in ambito nazionale. Dal gennaio 2021 il Capostazione è divenuto Samuele Serra, giovane del 1995, ma con molta esperienza in protezione civile ed ambiente montano. Vice capostazione è stato confermato Bruno Zilli. Attualmente la Stazione conta una trentina di volontari ed opera nel territorio dell’Alta Val Tagliamento con competenza nei comuni di Forni di Sopra, Forni di Sotto, Ampezzo, Sauris, Socchieve e Preone.

Numero si chiamata emergenza Soccorso Alpino: 112 

Contatto Capostazione
Samuele Serra Tel: 3292226061

Mercoledì, 01 Novembre 2017 21:24

GRUPPO ALPINI

LOGO ANA

La fondazione del Gruppo di Forni di Sopra dell’Associazione Nazionale Alpini risale al lontano 1926

Socio fondatore e primo capogruppo è Iginio Coradazzi, classe 1894, combattente della Grande Guerra nelle file del battaglione "Tolmezzo" decorato Medaglia d'Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: "Arditissimo nel lancio di bombe a mano e nell'azione di attacco svolta sul culmine di Monte Pal Grande, si avvicinò carponi, con coraggio fermo, al trinceramento nemico, lanciandovi delle bombe che cadendo produssero effetto efficacissimo (Monte Pal Grande, 11 Luglio 1915)". Figura eclettica di Alpino e montanaro, Iginio Coradazzi è considerato il realizzatore del Rifugio Giaf inaugurato nel 1947, in seguito affidato alla Sezione del CAI di Forni di Sopra e della cappellina eretta nei pressi del rifugio dedicata alla memoria degli Alpini Fornesi caduti.
Fra i soci fondatori vanno ricordati, oltre al citato Coradazzi: Ermenegildo Antoniacomi “Canova”, Pietro Clerici, Lino D'Andrea, Guido Cappellari, Francesco Pavoni, Mamante Perissutti e Carlo Anziutti.
Alla fondazione del gruppo presenzia il Generale Ugo Pizzarello, Medaglia d'Oro al valor militare, già comandante di compagnia del Coradazzi, che fa dono al Gruppo del primo gagliardetto.
Dalla fondazione al secondo conflitto mondiale il gruppo si avvale dell'opera dei segretari Giovanni Clerici, Dante “Danta” e Amelio Perissutti. Passata la bufera della guerra, che ha interrotto ogni attività sociale, il Gruppo viene ricostituito nel 1947 e riprende la sua intensa attività intesa a mantenere vive le tradizioni e le inconfondibili caratteristiche delle penne nere. Artefici della rinascita due reduci della campagna di Russia: Tiziano Cella e Fiorino Antoniutti che, quali Capigruppo, si susseguono rispettivamente nel 1947 e 1948. Segretario di quel periodo é Amelio Antoniacomi.
Dal 1949 al 1963 alla guida del Gruppo viene eletto Angelino Clerici, seguito poi da Mario Perisutti, fino al 1977. In questo periodo si intraprendono numerose attività sociali, spesso legate con le consorelle associazioni del CAI e del Soccorso Alpino di cui il Perissutti è pure responsabile. A questo periodo appartengono alcuni episodi che hanno lasciato un segno indelebile nella vita della nostra comunità. L’alluvione del 1966 con gli Alpini in prima fila per portare soccorso alla popolazione, nell'inverno del 1972, nei pressi della forcella Scodavacca una valanga investe un reparto di Alpini in esercitazione; dopo alcune ore di ricerca ed il salvataggio di alcuni Alpini, manca all'appello l'Alpino abruzzese Antonio del Nero; la sua salma verrà recuperata dopo 3 giorni di ricerche dagli uomini del Capogruppo Perissutti impegnati fino allo spasimo sin dal verificarsi della tragedia. Il terremoto del 6 Maggio 1976 colpisce con inaudita forza il Friuli e la Carnia. Anche fra gli alpini della "Julia" si contano numerosi morti, fra i quali la penna nera Tullio D'Andrea , figlio del socio Ghêso. Al dolore della famiglia si associa la popolazione tutta già duramente provata dal protrarsi del tragico fenomeno.
Nel 1977 viene eletto Capogruppo Gianni Schiaulini al quale succede l'anno dopo Tito De Pauli. Il periodo è contraddistinto da una buona attività sia in campo sociale che in quello sportivo, viene anche realizzata la sede sociale presso la “Casina di Vico” ex latteria. il Gruppo si accinge a dare corso ad un sogno nel cassetto, ossia la realizzazione di un piccolo ma significativo "Parco della Rimenbranza" per ricordare il sacrificio che il paese ha dovuto sopportare nel corso degli eventi bellici. L'assemblea del 1990 riconferma Tito De Pauli a Capogruppo, gli succede il Maggiore Fioravante Bucco, Reduce di Russia. Nel febbraio 1997 viene organizzato il 62° Campionato Nazionale ANA di sci di fondo che ha visto gli Alpini di Fioravante Bucco e la popolazione fornese in prima linea per la riuscita della manifestazione. L'idea del maggiore Bucco di organizzare una "Giornata Alpina" in malga Tartoi, dedicata a tutti gli abitanti ed agli ospiti fornesi, è stata subito un successo. La manifestazione è diventata ormai una tradizione estiva di Forni di Sopra che tuttora ogni anno vede partecipare molti appassionati. L’attuale consiglio di amministrazione del Gruppo A.N.A. è presieduto da Dante Comoretto, Capogruppo e Lidio Dorigo vicepresidente, mentre la segreteria è seguita da Elvio Antoniacomi. L’attività di Gruppo è intensa e dinamica, oltre ai classici eventi tipicamente Alpini come la partecipazione alle adunate e le commemorazioni ai caduti, le penne nere fornesi sono parte attiva nell´organizzazione e supporto ai vari eventi sociali e turistici della valle. Dal 2006 al 2009, su iniziativa e coordinamento del Vice Capogruppo Lidio Dorigo, è stata ristrutturata ed ammodernata la Casera dal Aip (chiamata anche Tamar dai Vidiei, o Caseruta di Mùdas). I lavori hanno coinvolto molte penne nere fornesi ed alcuni simpatizzanti che hanno a cuore la montagna e le opere in essa collocate, frutto di fatiche e privazione sopportate dalle generazioni che ci hanno preceduto.
Nel febbraio del 2018 il Maggiore Bucco Fioravante, già capogruppo ANA e personaggio attivo nella vita fornese, è “andato avanti” raggiungendo i suoi Alpini caduti in Russia. Bucco ha amato come pochi Forni di Sopra del quale è stato anche Amministratore Comunale. Il paese si fermava dopo le cerimonie davanti alla chiesa della Madonna della Salute ad ascoltare i passaggi della prima guerra mondiale da lui raccontati con un taglio ed un coinvolgimento particolare, senza dimenticare nessuna data, nessun nome.
Nell’autunno del 2020 il Capogruppo Dante Comoretto, lottando fino alla fine contro una malattia, è andato avanti. Comoretto era un considerato uno dei pilastri della comunità fornese, nei paesi ci sono persone che ne segnano la storia, la vita sociale e le tradizioni, una di queste era senz’altro Dante, che assieme alla moglie Giovannina viveva con passione la propria comunità dedicandole tempo e lavoro con costanza e dedizione.
E' stato un esempio anche per la spontaneità e la generosità che metteva in campo nel supporto alle associazioni o a chiunque ne avesse bisogno, lui c'era sempre. Dante, originario di Buja, ha svolto il servizio militare nel 1960 come radiofonista nell'8° Reggimento Alpini della Julia, Battaglione Cividale.
Dopo la scomparsa di Dante, il Vice Capogruppo, Lidio Dorigo ha preso le redini degli Alpini fornesi dai quali venne eletto Capogruppo nel maggio del 2021. Lidio Dorigo, classe 1945, è stato Alpino del Btg. Gemona, 8° Reggimento - Julia, figlio del compianto Eliodoro, reduce della Campagna di Russia classe 1922 (8° Alpini Btg. Tolmezzo). Dal 2005 al 2008 Lidio è stato ideatore ed artefice, assieme ad amici e volontari dell'ANA, allo straordinario recupero della malga dal Aip (Mudas) trasformandola da un rudere ad un presidio decoroso lungo il sentiero che porta a malga Tragonia.
Lidio è stato eletto assieme al segretario Elvio Antoniacomi ed ai consiglieri: Verio Sacchetti, Renato Antoniacomi, Francesco Lessanutti, Fabio Antoniacomi e David Cappellari. Tutto il direttivo era già in carica nel precedente mandato. Il gruppo Alpini di Forni di Sopra ha una consistenza di 64 iscritti tra soci e simpatizzanti. Tra gli iscritti anche l'azzurro della Squadra nazionale di sci di Fondo Martin Coradazzi in forse al Centro Sportivo Esercito di Courmayeur. 

 

Gruppo ANA Forni di Sopra

Contatti:
Lidio Dorigo Capogruppo 
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Tel: 3334560459

Martedì, 22 Luglio 2014 19:52

Meublè Tarandan

Meublè Tarandan ⭐⭐⭐

meuble tarandan forni di sopra ud

Il Meublè tarandan si trova a Forni di Sopra ed é gestito dalla famiglia di Enza Cella  ed è situato nel centro storico del paese, in prossimità dei servizi principali e a pochi minuti dalla piazza Centrale.  Struttura in tipico stile di montagna, ha 12 confortevoli camere dotate di servizi, tv, telefono, asciugacapelli ed accogliente sala colazioni.

CONTATTI:
Via Vittorio Veneto, 24
33024 Forni di Sopra (Udine)
Tel. +39 331.2061800
 

MAPPA:

120 appassionati di corsa in montagna al via del TRAIL DELLE MALGHE a Forni di Sopra, evento organizzato dal Gruppo Sportivo Stella Alpina. Vittoria per Ilaria Bruno e Michele Sulli.

trail malghe 2022
 
16 ottobre 2022: La giornata mite e soleggiata ha accompagnato i corridori che, partendo dalla piazza Centrale di Forni di Sopra, hanno raggiunto le malghe: Aip, Tragonia, Tartoi e Varmost per poi scendere a valle e rientrare in piazza.  In campo femminile vittoria assoluta per Ilaria Bruno (Atletica Brugnera), secondo posto per Carla Spangaro (Polisportiva Timau), terza Martina Da Rin Zanco (Atletica Dolomiti). Tra i maschi vittoria per Michele Sulli (Aldo Moro) secondo Lorenzo Buttazzoni (Aquile Friulane), terzo Denis Neukomm (GS Stella Alpina). Vittoria di categoria per: Fabrizio Puntel, Sonia Del Fabbro, Giuliana Rubessa e Franci Teraz.
Questa edizione del Trail delle Malghe ha visto anche il ritorno a Forni di Sopra di tre campioni Sloveni Ivan Urth, Franci Teraz e Mirko Janjatovic, i primi due avevano vinto la storica corsa di Ferragosto (La Ciaminada) negli anni 90. Soddisfatto il Presidente della società organizzatrice Stella Alpina, Remo Neukomm, così come tutti i partecipanti per la riuscita della manifestazione.
 
 
 
I vincitori assoluti del Trail delle malghe 2022
 
trail delle malghe vincitori 22
 
Il fornese Denis Neukomm 3° posto al Trail delle Malghe 
 
DENIS NEUKOMM 2022
 
GS Stella Alpina
Forni di Sopra - Dolomiti
 
 
Venerdì, 14 Ottobre 2011 14:26

vacanza invernale


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