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Martedì, 25 Febbraio 2020 22:04

G. S.STELLA ALPINA, 26 ANNI DI SUCCESSI

G. S. Stella Alpina corse, successi e solidarietà.

Dal ripristino dei sentieri distrutti da Vaia alle corse con i bambini fornesi, il Gruppo Sportivo Stella Alpina di Forni di Sopra è ai massimi storici nell’attività sportiva e sociale iniziata 26 anni fa.

Gruppo sportivo stella alpina Forni di Sopra

Sabato 8 febbraio 2020, presso l’Hotel Davost, si è tenuta l’annuale assemblea del Gruppo Sportivo Stella Alpina di Forni di Sopra.

Il presidente Remo Neukomm ha ricordato che sono passati ben 26 anni da quando, nel 1994, è nato il Gruppo Sportivo Stella Alpina, da lui fondato assieme ad altri quattro podisti carnici: Lino De Luca, Daniele Del Fabbro e Gianni Adami. L’obiettivo della società era, ed è ancora oggi, quello di promuovere lo sport, preservare il territorio mediante la pulizia dei sentieri e, importantissimo ruolo, avvicinare e mantenere i bambini nello sport.


Remo ricorda che nella sua storia la Stella Alpina ha avuto alti e bassi nella partecipazione e nei risultati, ma è proprio negli ultimi anni che ha raccolto le maggiori soddisfazioni a cominciare dal numero degli associati: oltre 80 da vari luoghi della regione. Il Gruppo Sportivo raccoglie risultati di rilievo in tutti gli eventi podistici, dalle maratone alle campestri ai trofei a tappe, con molte vittorie e podi in tutte le categorie. Sarebbe impossibile elencare tutti i successi del 2019 in queste pagine, si cita quindi solo la partecipazione alla Staffetta Telethon (in collaborazione con l’AFDS di Forni di Sopra) ed i risultati nella storica e prestigiosa corsa a tappe “Trofeo Gortani” importante circuito friulano nel quale gli "stellati alpini" hanno concluso al secondo posto generale, vincendo nella categoria femminile, classificandosi secondi con i giovani e terzi con i maschi.
Individualmente si segnala il primo posto di Laura Pavoni ed il terzo di Gaia Pieli (cat. Ragazze), il primo posto di Cesare Lozza (Cadetti), il secondo posto di Sonia Del Fabbro (Amatori F B), il primo posto di Edda Spangaro (Veterani F B), il secondo posto di Denis Neukomm (Amatori M A), il primo posto di Paolo De Crignis (Veterani M A) ed il primo posto di Remo Neukomm (Veterani M B).


Remo ha ringraziato i soci storici del Gruppo, i bambini, i genitori dei piccoli podisti e gli atleti di punta del Gruppo per i prestigiosi risultati: Thomas Veritti, Denis Neukomm, Paolo De Prato, Luca Zanier e Ferdinando Colomba. Un riconoscimento è stato consegnato all’associato Arduino Scarsini, presente all’assemblea assieme all’amico runner Enrico Cavalieri. Arduino, classe 1945 di Tolmezzo, è un corridore incredibile ed instancabile che negli ultimi 34 anni ha  sempre partecipato alla lunga Marcia di 100 Km. del Passatore (da Firenze a Faenza) oltre ad aver corso nella sua carriera ben 70 maratone in tutto il mondo.
Neukomm ha ringraziato i consiglieri del Gruppo, il comune di Forni di Sopra che quest’anno ha donato una sede sociale alla Stella Alpina. Anche per il 2020 il Gruppo Sportivo conferma i propri impegni nella manutenzione sentieristica e nel supporto agli eventi organizzati dalla Pro loco e dalle associazioni fornesi ed anticipa le date delle principali gare organizzate a Forni di Sopra: domenica 7 giugno la 5^ edizione del Trail delle Malghe (Tragonia, Tartoi, Varmost) e domenica 5 luglio la 24^ Marcia dell’Amicizia, (corsa ludico motoria tra Forni di Sopra e Forni di Sotto).

G.S. Stella Alpina

 

Domenica, 08 Marzo 2020 13:30

BRONZO MONDIALE PER MARTIN

Martin Coradazzi è rientrato a Forni di Sopra dal Campionato Mondiale con una magnifica medaglia di bronzo!

Dopo il bel Mondiale di Daniele Cappellari nel Biathlon, ecco che l'altra punta di diamante Fornese, Martin Coradazzi (C.S. Esercito) ha conquistato una fantastica medaglia ai Campionati Mondiali Giovanili di sci di Fondo svoltisi a Oberwiesenthal in Germania, marzo 2020.

martin coradazzi medaglia mondiale u23 2020 FIS

 

Il Bronzo per Martin Coradazzi è arrivato nella Staffetta U23 corsa assieme ad Anna Comarella,  Simone Daprà e Francesca Franchi. 

Questa medaglia è per Martin il più grande risultato della carriera, in un Mondiale per lui splendido che lo ha visto avanzare nel ranking grazie ad un 16° posto nella 15 Km. TC ed un ottimo 10° posto nella 30 Km TL Mass Start.

Questa l'intervista rilasciata da martin:

"dopo un inizio di stagione un po’ a rilento, sapevo che la forma doveva arrivare visto che avevamo lavorato molto tutto l’inverno sopratutto nel ritiro pre mondiale- racconta Coradazzi –. Prima della 15 km ero un po’ teso ma concentrato e ho fatto una bella gara a classico, sempre nelle prime 15 posizioni per poi chiudere in 16a. Dopo aver rotto il ghiaccio con l’individuale ho trovato subito un feeling durante la 30 e mi sono attaccato al norvegese fino al 24 km per poi arrivare 10°. Dopo le due belle gare sapevo che in staffetta potevamo fare bene, ma non si può mai dire visto che era la prima staffetta mista U23. Alla fine è andata bene e torno a casa soddisfatto, con una motivazione e esperienza in più che mi aiuterà in futuro per alzare l’asticella, ciò che serve per fare il salto di qualità. Voglio ringraziare soprattutto i tecnici per il buon lavoro svolto durante tutto il mondiale; infatti con il meteo che cambiava in continuazione sono stati formidabili, sia il mio allenatore che tutto il Team Italiani, in grad di metterci nelle migliori condizioni per correre”.


 RIVEDI LA SINTESI VIDEO DELLA STAFFETTA:

 

Nella foto la staffetta Bronzo Mondiale U23 - 2020: da sx a dx: Anna Comarella,  Simone Daprà, Martin Coradazzi e Francesca Franchi. 

staffetta bronzo mondiale U23 coradazzi comarella franchi dapra


Nella foto: i Campioni Fornesi Martin e Daniele, con: Il Sindaco di Forni di Sopra Marco Lenna, il Presidente della S S Fornese Ivan Chinese ed i loro primi allenatori: Marco De Santa e Stefania D'Andrea

martin coradazzi medaglia 2020 FIS 

La grinta di Martin in azione, Foto Becchis 

 martin coradazzi ph becchis

 

Venerdì, 01 Maggio 2020 18:38

NUOVA GESTIONE AL RIFUGIO GIAF

Conosciamo i nuovi gestori del Rifugio Giaf, nelle Dolomiti Friulane, a Forni di Sopra.

Il Rifugio Giaf si trova a Forni di Sopra in provincia di Udine, di proprietà comunale, è dato in gestione alla locale Sezione del Club Alpino Italiano.

Il nuovo bando per la gestione del rifugio ha visto moltissime richieste e si è concluso con l'assegnazione alla società diretta dalla Guida Tommaso Lizzi, ragazzo di origini fornesi rientrato nel suo paese dopo anni di avventure in giro per il mondo. Con lui ci saranno Alessandro Puntoriero e Marco Politi, altri due giovani appassionati di montagna di cui vi parliamo in 👉 questo articolo a loro dedicato.

La nuova gestione subentra ad Antonietta Spizzo e Dario Masarotti che hanno condotto il rifugio dal 2011 al 2019.

Ora conosciamo meglio Tommaso Lizzi, l'accompagnatore di media montagna di Forni di Sopra

tommaso lizzi

Dopo alcune mirabolanti avventure dalla Nuova Zelanda all’ Alaska il nostro Tommaso Lizzi, di buon sangue Fornese, ha deciso di tornare in patria e di stabilirsi tra i suoi amati monti Dolomitici. Partito nel 2012 (per un viaggio in giro per il mondo durato quasi 6 anni) ha vissuto per un anno e mezzo in Nuova Zelanda, dove tra le piantagioni di Kiwi ha conosciuto Elisa, che è da poco diventata sua moglie, e in 4 mesi ha attraversato completamente, e a piedi, entrambe le isole che compongono la nazione, un’ avventura di oltre 3200 km, attraverso enormi foreste, spiagge senza fine, fiumi impetuosi e montagne da sogno.

Ultimata quest’avventura si è spostato in Australia dove ha lavorato e vissuto per 2 anni. Piantagioni di zucche e angurie di un estensione pari a mezzo Friuli, mai una goccia di pioggia per oltre sei 6 mesi, coccodrilli e serpenti non l’hanno impensierito più di tanto; dicono che in Australia tutto ti può uccidere, lui ci assicura che non è vero: “è talmente grande l’ Australia che difficilmente ti capita di imbatterti in animali pericolosi, soprattutto se stai in città. Io ho vissuto sempre in piccoli paesini e ne ho visti tantissimi di animali ma non mi sono mai sentito in pericolo, anzi”.

tommaso lizzi australia

Dopo l’ Australia è tornato in Europa per qualche mese cimentandosi in un'altra avventura: la Via Alpina che l’ha riportato nelle sue amate Alpi. “Sono partito da Castelmonte e in 3 mesi sono arrivato in Svizzera, attraversando parti dell’Italia, della Slovenia, Austria, Germania, Liechtenstein e appunto Svizzera. Tutto a piedi e tutto sempre in montagna.” In 21 giorni da Castelmonte è arrivato a Forni completando l’Attraversata Carnica, “credo che sia stata la parte più interessante e selvaggia di tutte le Alpi che ho visto, e non dico questo solo perché sono di parte, è cosi e basta!”

tommaso lizzi via alpina

Dopo questa fantastica ma stancante esperienza si è trasferito in Canada dove ha vissuto per un anno. Per i primi 6 mesi ha lavorato a Vancouver e i restanti 6 si è buttato nella grande avventura: le terre selvagge, il grande Nord, tra Canada ed Alaska. Territori ben descritti da Jack London nei suoi romanzi.

tommaso lizzi yukon

Tra incontri con orsi, lupi, alci e molto altro, ha esplorato a piedi e in canoa spazi immensi, orizzonti che creano un senso di infinità, foreste senza fine. “Una delle avventure che di sicuro mi ha emozionato è stato percorrere per 500 km il fiume Yukon con una canoa canadese, quel fiume famoso per la corsa all’oro a fine ‘800. Territori selvaggi, in inglese si chiama Wilderness, dove noi puoi lasciare niente al caso, devi avere la consapevolezza di dove ti trovi ed è essenziale il sapersi arrangiare. Un’avventura fantastica”. Si è anche poi trovato al cospetto del monte Denali, la più alta montagna del Nord America con i suoi 6190 metri di altitudine.

tommaso lizzi viaggio

Insomma un bel po’ di cose le ha vissute...
Nel 2018 è tornato in Italia e si è stabilito a Forni di Sopra nella casa di sua nonna Sofia Perissutti, ed ha intrapreso il corso per diventare Accompagnatore di Media Montagna, che dopo 2 anni ha portato a termine con successo a fine Novembre scorso. “Sono diventato una Guida perché mi piacerebbe trasmettere ciò che la natura è stata per me, e quale miglior posto per iniziare se non Forni di Sopra? Dove la montagna è ancora pura e selvaggia e le possibilità sono infinite? Vorrei far conoscere le nostre Dolomiti ma non solo, perché Forni non è solo Dolomiti, è molto di più: abbiamo un patrimonio botanico pressoché unico sulle Alpi, una cultura della montagna ancora solida e viva e si anche una dolomia che esiste solo qui, la Dolomia di Forni.” “Una delle mie aspirazioni più grandi è quella di riuscire a fare del bene per la comunità in cui vivo”.


Cos’è un Accompagnatore di Media Montagna? è una figura che fa parte del collegio delle Guide Alpine ma diversamente da quest’ultima si occupa principalmente di Escursionismo e degli aspetti naturali e culturali. Tommaso è attivo nel gruppo di Volontari che ha sistemato la sentieristica fornese rovinata dalla tempesta Vaia-20018 e sta collaborando all'implementazione della versione digitale dell'Erbario di Giovanni Caposassi, pubblicata su questo sito, Link all'Erbario...

Il Rifugio Giaf è situato a quota 1400 m. sul versante nord-est dei Monfalconi e Monte Cridola, le guglie più belle delle Dolomiti Friulane e D'Oltre Piave. L’ambiente è tipicamente dolomitico con cime frastagliatissime ed arditi torrioni dalle pareti nude e lisce che contrastano con il verde dei boschi situati sui più dolci versanti alla loro base. Leggi di più sul Rifugio Giaf...
 
Prossimamente su questo sito vi presenteremo Alessandro e Marco che, assieme a Tommaso, vi accoglieranno prima possibile al Rifugio Giaf. 🍀
rifugio giaf
 

Contatti Tommaso Lizzi, Guida Accompagnatore di Media Montagna, Forni di Sopra Dolomiti Friulane
Tel: 327.8531534
Instagram: @tommaso.lizzi
 

banner dolomiti friulane


 

 
Martedì, 14 Luglio 2020 07:37

GRAVITY BIKE PARK, novità estate 2020

GRAVITY PARK FORNI DI SOPRA, adrenalina per gli amanti della discesa in MTB

Novità estate 2020: a Forni di Sopra c'è un grande Gravity Bike Park tutto naturale! si tratta di una rete di percorsi per la pratica di alcune specialità della Mountain Bike in particolare la Down Hill e l’Enduro.

La Down Hill Bike non è uno sport per tutti, serve molta esperienza e preparazione fisica, ma per gli amanti di questa disciplina il Gravity park à una vera attrazione.

gravity bike simon forni di sopra

 

IL GRAVITY BIKE PARK DI FORNI DI SOPRA consente la risalita in seggiovia (oppure in E-Bike) e la discesa attraverso piste forestali, sentieri e percosi tracciati per la Down Hill Bike.

Il Gravity Park di Forni di Sopra si trova nella Ski Area dei Varmost, servita dalle seggiovie di Promoturismo FVG. Il punto di partenza si trova in località "Santaviela" in fondo alle seggiovie del Varmost. GUARDA IL VIDEO:

Dal comprensorio del Varmost si dirama una ampia rete di sentieri: alcuni portano alle malghe, altri portano alle cime panoramiche ed alcuni, dedicati esclusivamente alle MTB, portano a valle. Proprio questi sentieri negli ultimi hanno hanno suscitato l’interesse di bikers appassionati delle discese riportando a Forni di Sopra la tradizione della Down Hill che negli anni 90 ha visto l’organizzazione di vari Campionati Italiani. Dalla malga Varmost, situata a 1750 metri di quota, parte una discesa lunghissima su un dislivello di 900 metri (solo per esperti). Il terreno misto percorre inizialmente alcuni tratti in prato e pista ghiaiosa per poi entrare nel bosco di "Ridona" con due piste molto avvincenti che riportano i discesisti al punto di partenza delle seggiovie.

L'offerta di Promoturismo FVG comprende uno SPECIALE ABBONAMENTO “Giornaliero Sport”, un biglietto nominativo valido per l’intera giornata di emissione, al costo di 18 euro, pensato per chi pratica Mountain Bike e vuole accedere al Gravity Park di Forni di Sopra. Ma non solo, l'abbonamento è valido anche per gli altri sport come il volo libero (deltaplano e parapendio) e consente più risalite nell’arco della stessa giornata.

Scopri di più sul Bike park di Forni di Sopra, leggi il regolamento e guarda la mappa dei percorsi, clicca qui

 

gravity park forni di sopra

 

AFDS FORNI DI SOPRA, concerto con tre fisarmonicisti

Ideata dal giovane fornese Andrea Nassivera, neo donatore e studente di Fisarmonica, il concerto ha anche sensibilizzato gli spettatori sull’importanza del dono del sangue.

Il 22 agosto si è svolto a Forni di Sopra, nella Chiesa parrocchiale “Santa Maria Assunta”, un particolare concerto, organizzato dall’A.F.D.S. sezione di Forni di Sopra, dedicato alla fisarmonica classica e al dono del sangue. Il programma proposto dai tre musicisti, Andrea Nassivera, Diego Borghese e il professor Adolfo Del Cont, spaziava dalla musica organistica e clavicembalistica barocca, con autori come Johann Sebastian Bach, Johann Pachelbel o Domenico Scarlatti, fino ad arrivare ad autori contemporanei e tuttora viventi, ad esempio il russo Viatcheslav Semyonov e il finlandese Petri Makkonen. Il concerto è stato inoltre introdotto da un breve discorso riflessivo redatto da Herbert Caposassi, rappresentante della locale sezione dei donatori di sangue, incentrato sull’importanza del dono in questi tempi particolari in cui il dono del sangue e del plasma sono di fondamentale importanza.

L’ideatore di tale iniziativa è Andrea Nassivera, neo donatore di sangue, studente di fisarmonica classica al Conservatorio Statale di musica “Jacopo Tomadini” di Udine, sotto la guida del M° Adolfo Del Cont, e diplomato al Liceo Artistico “Giovanni Sello” di Udine in Design Industriale con il massimo dei voti. Come Andrea ha affermato, l’iniziativa di realizzare questo concerto è nata con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico ad adottare un nuovo approccio all’ascolto di questo strumento, troppe volte etichettato come “popolare”, ma che in realtà possiede infinite potenzialità espressive.

AFDS Forni di Sopra

ANDREA NASSIVERA CONCERTO

 

ANDREA NASSIVERA CONCERTO

ANDREA NASSIVERA CONCERTO 3

Domenica, 04 Ottobre 2020 08:04

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Quest'anno c'è una novità che vi aspetta: per chi ha acquistato lo skipass stagionale CARTAneve nella stagione invernale 2019/2020 sarà riservata una Prevendita Speciale fino al 16 novembre 2020 con il 20% di sconto!

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Dominato dalle Dolomiti Friulane, Forni di Sopra è un’incantevole località circondata da un paesaggio fiabesco. Sia d'estate che d'inverno questo paesino dell’Alta Val Tagliamento è la meta ideale per una vacanza sulla neve, con tante offerte per il divertimento e il relax dei suoi visitatori. Leggi di più...

 

 

 

Giovedì, 10 Settembre 2020 07:44

FOR ENDURO Trofeo Triveneto MTB

Campionato Triveneto di Mountain Bike - Enduro a Forni di Sopra

Davide Dal Pian e Lara Gasparotto i primi padroni del Gravity Park Varmost

davide dal pian for enduro fornidisopra

lara gasparotto for enduro forni di sopra

Forni di Sopra (UD) - 14 settembre 2020 – Parte con il piede giusto la prima edizione della FOR ENDURO, gara di debutto della cenerentola delle tappe del “ridotto” Trofeo Triveneto, che domenica 13 settembre ha portato circa 80 riders a confrontarsi sulle stupende quattro speciali (stage) della prova carnica di enduro, manifestazione sapientemente tracciata dal gruppo “FORNI FOR BIKE” supportato nella gestione dall’UC CAPRIVESI Mtb Team Gorizia, da Promoturismo FVG, dalla Società Sportiva Fornese e dal Comune di Forni di Sopra.

GUARDA IL VIDEO:

Quello che già si percepiva durante i passaggi in area arrivo/time control e alla base degli impianti di risalita do Promoturismo, che garantivano l’accesso ad atleti, tecnici e pubblico alle prove speciali del Varmost, è diventato chiaro durante le premiazioni, gli applausi a scena aperta dei partecipanti e sostenitori nei confronti degli organizzatori decretavano l’indiscusso successo di questa prima della FOR ENDURO, definita da più parti una delle più belle gare della stagione 2020 a dispetto delle restrizioni che la pandemia COVID-19 ha comportato.
La gara, come detto, si disputava su di un percorso di circa 30 km, con 800 metri di dislivello pedalato e 4 stage cronometrati, CJARIEI e SAIUC tracciati sulle pendici del Varmost, STALINOUF e PALAS disegnati sui pendi opposti, con partenza, arrivo e time control posizionati nella zona di Santaviela che era il cuore logistico dell’evento, ed offriva un paesaggio mozzafiato con le Dolomiti Friulane a fare da cornice.
Passando all’aspetto agonistico della FOR ENDURO si può certamente dire che è stata un assolo di Davide DAL PIAN, il forte atleta veneto in forza al Team BIKAPPA Bike ha calato un poker d’assi segnando il miglior tempo in tutte quattro le speciali, con crono che hanno messo subito alle corde i più agguerriti contendenti, Stefano BRAIDOT (Caprivesi), ROSSA Damiano (Bike4Fun) e TERLICHER Lorenzo (Granzon) hanno dato il massimo ma il distacco finale è stato importante, con un finale di 12:35.73 DEL PIAN ha relegato ad oltre 50” il più giovane della stirpe BRAIDOT, che ha sua volta ha prevalso di 4” sul alfiere della Bike 4 fun, mentre TERLICHER ha pagato a caro prezzo l’errore nell’ultima speciale del SAIUC, un lungo che lo ha fatto scivolare dalla seconda alla 4^ posizione.
Gara femminile sempre saldamente nelle mani di Lara GASPAROTTO (Tecno Bike Team) che ha chiuso con un 19:39.62 finale lasciando ad oltre 1’16” COS Vanessa. Nella Junior è stato CAROLLO Daniele a prevalere su di un importante lotto di partenti, tre stage win per l’alfiere della Bike4fun grazie alle quali chiude anche nella top 5 della classifica assoluta con un crono finale di 13:38.64, alle sue spalle BATTISTON Giuseppe (Bettini Bike) e BERTAGNIN Matteo (Switch team).
Combattute le gare nelle categorie Master, con la vittoria finale aperta fino alla quarta ed ultima speciale del Saiuc, alla fine a prevalere nella Elite Master è stato DECET Marco (Switch Team) con NADALIN Riccardo (Tecno Bike Team) secondo a 4”, e CORONA Giulio (Dirty Bike) terzo; nella MASTER 1-2 è CARTA Simone (Bike4fun) che sale sul gradino più alto del podio, con CIMENTI Daniel (Carnia bike) secondo, che precede CARLET Lorenzo (Caprivesi).
La Master 3-4 vede la vittoria di GARBELLOTTO Daniele (X Team Piero Bicya), con LORENZI Cristian (Cicli BACCHETTI) ad 1”33 e ZANUTTIGH Stefano (Valchiaro’) terzo a 5”18, mentre salendo nella M5+ la lotta è stata ristretta a ZORTEA Carlo (Benozzi), REMOTO Claudio (Fun Bike) e GASPARELLA Giacomo (Dhsign Factory) che chiudono nell’ordine staccati di una manciata di secondi uno dall’altro.
Nelle categorie giovanili, che gareggiavano su di un percorso ridotto a soli due stage, DE SABBATA Massimo (Granzon) s’impone nella Allievi segnando il miglio crono degli Under 17, mentre BICELLI Nicola (Team Stefana BIke) vince la Esordienti davanti a KOCINA Andrea (Caprivesi).
Alla premiazione finale presente l’intero staff dell’organizzazione “Forni for Bike” con Manuel ALBANESE che assieme all’Assessore allo sport del Comune di Forni, Sig. ANTONIUTTI Lorenzo (che ha portato il saluto del direttore del Polo PromoturismoFVG PACILÈ Francesco), tracciava un bilancio di questa prima edizione della For Enduro, bilancio assolutamente positivo, che sprona il gruppo e l’ente a pianificare un’ulteriore step per l’evento sportivo che anche per il gravity park del centro carnico.
Doveroso il ringraziamento al gruppo di volontari di percorso, al Soccorso Alpino, al SAGF al Corpo Forestale Regionale per la collaborazione nell’organizzazione e gestione della sicurezza dell’evento, ed alla PATRES per il servizio di assistenza sanitaria e primo soccorso.
Comunicato Stampa
FORNIFORBIKE & UC CAPRIVESI MTB TEAM

Ph. Federico Furlani

 

CLASSIFICHE FINALI FOR-ENDURO

FOTO DEI PREMIATI:

 

 


LOCANDINA:

locandina for enduro


MAPPA DELLA GARA:

mappa for enduro

Mercoledì, 06 Maggio 2020 07:43

FUGA DALLA CITTÀ: DA ROMA AL RIFUGIO GIAF

FUGA DALLA CITTÀ: DA ROMA AL GIAF

Conosciamo i due ragazzi che hanno lasciato Roma per la montagna friulana.

Assieme alla Guida Tommaso Lizzi, protagonista del precedente articolo, Alessandro Puntoriero e Marco Politi gestiranno il rifugio Giaf a Forni di Sopra nelle Dolomiti Friulane.

 

Alessandro Puntoriero, 34 anni, si presenta:

Alessandro Puntoriero

Sono stato spettatore di migliaia di film, dischi, libri e musei, ma non ho mai trovato una risposta, anzi, vedevo la mia vita scorrere senza esserne protagonista.
Per arrivare a Forni di Sopra sono passato dal Gran Sasso, ho spillato l'equivalente del lago di Sauris in birra, ho dormito in tenda tra lupi e grizzly e ho oltrepassato di 200 km il circolo polare artico, fino a raggiungere l'oceano.

Alessandro Puntoriero 2

Sono nato e cresciuto a Roma dove ogni singola pietra ha una storia incredibile da raccontare, dove il cuore si riempie di meraviglia camminando tra Chiese e musei che hanno educato i miei occhi alla bellezza e dissetato la mia curiosità.
La mia formazione professionale la devo al tempio della birra artigianale (Open Baladin) collaborando e rafforzando l'amicizia con Marco, nuovo gestore e cuoco del rifugio Giaf. Seguendo la mia irrefrenabile curiosità ho iniziato a viaggiare, zaino in spalla, verso il nord del mondo, lungo la costa settentrionale dell'isola di Vancouver, così come nelle foreste pluviali dell'arcipelago della Regina Carlotta, sotto ai ghiacciai dello Yukon e attraverso le distese della Tundra canadese fino al Mar Glaciale Artico nei Territori del Nordovest.

Alessandro Puntoriero 2

Le montagne e la natura mi hanno dato la possibilità di conoscere me stesso, sempre in cerca di qualcosa che mi facesse sentire vivo e ho imparato che i miei compagni di viaggio erano la cosa più preziosa dell'avventura. 

Alessandro Puntoriero 6

Insieme a loro ho esplorato grotte inviolate in Italia ed Albania ma al termine di ogni viaggio tornavo nella capitale con il cuore pieno di "mal d'avventura". Non potendo tradire me stesso, ho deciso di lasciare il gorgo della vita cittadina per seguire le mie passioni e mi sono innamorato immediatamente del territorio di Forni di Sopra, che mi dà ogni giorno la possibilità di scoprire la bellezza selvaggia delle Dolomiti Friulane.
Ho legato con il paese spillando birra al birrificio artigianale Foglie D'Erba, dissetando fornesi e migliaia di turisti. Qui ho conosciuto i miei nuovi amici, tra cui Tommaso Lizzi, la cui affinità è stata immediata per i numerosi viaggi in comune e per il desiderio di vivere e lavorare in mezzo alla natura.

Alessandro Puntoriero 3

Insieme a Marco e Tommaso è iniziata questa nuova avventura che mira a condividere e custodire la bellezza di questi luoghi, offrire una cucina genuina e fare dell'accoglienza il centro del nostro lavoro.
Gestire un rifugio mi dà la possibilità di condividere quella bellezza che ho sempre cercato nella vita, di accogliere viaggiatori e appassionati di montagna.
Il desiderio è che il rifugio non sia solo un luogo di passaggio e quindi vorremmo proporre corsi e workshop di varie discipline per far vivere un esperienza formativa in un luogo unico. Credo che vivere a lungo questi luoghi sia il solo modo per coglierne l'essenza. Non vi chiedo di lasciare la città come me, ma vi auguro di visitare uno dei luoghi più incantevoli e meno antropizzati dell'arco alpino. Veniteci a trovare nel Rifugio Giaf, saremo felici di ospitarvi e bere una buona birra insieme a voi.


Marco Politi, 38 anni, si presenta:

Cucinare in mezzo alla natura non è solo regalarsi una cornice estetica. Non si tratta di evadere da qualcosa, di fuggire dallo stress e dal caos o, peggio, di un eremitaggio in salsa “pop”, ma di immergersi nella più  potente fonte di ispirazione per un essere umano. E' un privilegio per un cuoco varcare la soglia della cucina e poter volgere lo sguardo  sulle cime dolomitiche, o fare pausa attingendo ai profumi e ai suoni dalle distese boschive che circondano il rifugio Giaf. Non trovo condizioni migliori per  esprimere il meglio di sé nel mio lavoro.

Marco Politi

Dopo essermi laureato in filosofia, ho intrapreso la via culinaria lavorando in alcune realtà ristorative romane dove ho avuto la fortuna di conoscere veri e propri maestri, quasi tutti pazzi. Se dovessi trarre una sintesi direi che ciò che mi ha formato è capire l'importanza in cucina  della “semplicità come risultato finale”, della naturalità degli ingredienti e, sopratutto, del tipo di attenzione che si dà alle cose. A volte noi cuochi ci facciamo prendere dall'ansia della tecnica perfetta ma la tecnica non è tutto. Si impara tantissimo  traendo suggestioni da una chiacchierata con un coltivatore o un allevatore che svolge con amore il proprio mestiere. E un piatto che nasce da questo tipo di incontri deve essere “ruvido” e l'imperfezione sarà la sua dote estetica.  A maggior ragione quando viene servito in un rifugio. 
Centrale nella mia esperienza lavorativa è stato l'Open Baladin di Roma, dove ho guidato la cucina per cinque anni. Qui ho conosciuto il mio caro amico Alessandro. É stato lui ad introdurmi alla meravigliosa realtà di Forni e a presentarmi Tommaso col quale l'amicizia e l'intesa sono state immediate. Ancora all'Open ho imparato quanto è importante il fattore umano nel lavoro. La risata tra colleghi. era l'ingrediente numero uno. Eravamo molto bravi a creare quel clima di leggerezza a cui molto spesso i clienti partecipavano volentieri. Non c'è modo più entusiasmante di lavorare che divertendosi. E su questo, Tommaso, Alessandro ed io siamo perfettamente allineati.
L'idea di cucina che porterò al Giaf si inserirà nel senso più ampio di “ristoro”. Un rifugio è un luogo al tempo stesso di riposo, condivisione, pausa . Per alcuni è una tappa, per altri è la meta della giornata, per altri ancora un'occasione d'incontro o una meravigliosa scoperta. Per tutti è il punto d'arrivo di una camminata più o meno lunga. La cosa fondamentale per ognuno in un contesto del genere è sentirsi a proprio agio. Come cuoco mi pongo l'unico proposito di accompagnare con una cucina semplice e sana il vivace confronto a tavola di escursionisti di fronte a una mappa, oppure il pranzo di fine settimana della famiglia in vacanza, la pausa della coppia in moto “on the road” alla ricerca di posti unici o il convivio goliardico del gruppo di amici. La domanda al centro della mia attività sarà: “che tipo di esperienza si aspetta di fare chi viene qui?” e cercare di rispondere  con un pranzo che avrà da ricordare ancora a lungo. 
Il mio lavoro sarà ispirato ad una esplorazione continua delle ricchezze gastronomiche locali. I classici saranno immancabili. Penso al ragù, al bollito ai brasati di carni rosse, alle polente ecc.
Ma quando si dice montagna si dice selvaggina; grazie alla macelleria Clerici di Forni di Sopra, nel menù non mancheranno piatti di lepre, cinghiale, cervo, capriolo, marinati, speziati o in salmì, preparati. Il repertorio di ricette offerto dalla tradizione è infinito e porterò in dote a Forni qualche piatto proveniente dalla tradizione romana e delle montagne centro-italiane. Per i nostri primi utilizzeremo solo pasta fresca, acqua e farina di semola, e  fatta in casa. Una delle cose che mi fa letteralmente scivolare via tutti i pensieri è lavorare gli impasti con le mie stesse mani. Sarà forse perché sono cresciuto scorrazzando nel forno di mio padre, sta di fatto che è così. Abbiamo già preso contatti col molino Persello, una vivace realtà locale che lavora grani e mais friulani. per quest'estate abbiamo in mente eventi nel fine settimana con cadenza regolare nei periodi di punta e sono sicuro che sapremo creare quell'atmosfera degna di un rifugio situato nel gruppo montuoso tra i più belli al mondo.

 

Al Rifugio Giaf con Alessandro e Marco, troverete la Guida Tommaso Lizzi, leggi qui...


Il Rifugio Giaf è situato a quota 1400 m. sul versante nord-est dei Monfalconi e Monte Cridola, le guglie più belle delle Dolomiti Friulane e D'Oltre Piave. L’ambiente è tipicamente dolomitico con cime frastagliatissime ed arditi torrioni dalle pareti nude e lisce che contrastano con il verde dei boschi situati sui più dolci versanti alla loro base. Leggi di più sul Rifugio Giaf...
Tommaso, Alessandro e Marco vi accoglieranno prima possibile al Rifugio Giaf. 🍀
 
rifugio giaf

IN VOLO SULLE GUGLIE DELLE DOLOMITI FRIULANE

Cortometraggio Cacciatori di Guglie

Un filo conduttore sembra collegare il destino di guglie e pinnacoli dolomitici a quello del nostro pianeta: tutti in equilibrio, ma anche in pericolo sotto l'insidia delle mutazioni climatiche. Il video racconta in sintesi l'attività di ricerca dei più suggestivi pinnacoli delle Dolomiti Friulane.

Mercoledì, 09 Settembre 2020 07:42

LA MARCIA DEL DAVAJ

La marcia del Davaj, il sacrificio Italiano in Russia

Serata evento: Presentazione dell’ultimo libro di Pino Scaccia e Video-testimonianze di chi è tornato dalla steppa

armirr ritirata

Forni di Sopra, 12 settembre 2020

Un incontro con la Storia, per ricordare le vicende di quel freddo inverno del ‘43 che ha visto la nostra miglior gioventù annullata nel (e dal) gelo della steppa; un evento per tramandare alle giovani generazioni il valore dell’impresa e il ricordo di questi nostri ragazzi, mandati a lottare contro un nemico altrettanto giovane, ma meglio equipaggiato e preparato per una guerra così dura, in un ambiente così ostile.

Pino Scaccia, giornalista e inviato RAI, aprirà la serata con un video messaggio che lancerà la presentazione del suo ultimo di 5 libri dedicati all’ARMIR (l’esercito Italiano che partì per la Russia nell’estate del ‘42). Il libro è una raccolta di testimonianze, memoriali, racconti finora nascosti nei cassetti, che meritavano di veder la luce, per congelare nel tempo il ricordo di quei giovani eroi. A presentare il libro Renza Martini, studiosa esperta delle vicende dell’ARMIR, che ha collaborato alla ricerca documentale e alla stesura del libro.

Ad accrescere ancor più il valore dell’evento ci saranno i video-racconti e memoriali di alcuni reduci, tra cui Umberto Cicigoi, recentemente intervistato da Alessandra Cella (nipote di un Artigliere Alpino che come Umberto era nel Gruppo Conegliano, della gloriosa Julia).

“L’incontro con un reduce che combatté fianco a fianco con un proprio parente ormai è diventata, per ragioni anagrafiche, un’impresa quasi impossibile.” riferisce Alessandra “Dopo aver incontrato Berto e sentito il suo racconto, è nata l’idea di organizzare un evento dove la presentazione del libro venisse accompagnata dai racconti dei Reduci, alla presenza di una persona che potesse anche rispondere ad eventuali domande sulla ricerca dei propri cari, morti o dispersi in Russia. Questo perché ci sono ancora tante famiglie che si chiedono cosa ne è stato dei propri cari. Io stessa,” conclude Alessandra “ho ricevuto preziosi documenti dalla Russia, grazie alle indicazioni ricevute da Renza su come e chi contattare, quindi questa serata è anche per aiutare chi volesse intraprendere una ricerca sulle vicende che hanno visto coinvolto un proprio caro”.

Concluderà la serata l’intervento di Paolo Verdoliva, Presidente dell’Associazione degli Alpini di Gorizia, città dalla quale il Conegliano partì verso la steppa, nell’agosto del ‘42.

L’Evento si terrà a Forni di Sopra (UD), nella Ciasa dai Fornes, sabato 12 settembre alle ore 17:00.

Per garantire il rispetto delle misure anti-Covid sarà obbligatorio l’uso della mascherina ed è consigliata, ma non obbligatoria, la prenotazione del posto in sala, scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per ricevere il link al modulo on-line (https://forms.gle/ZsnEBqGE17qoBJGCA).

 

 

 

Martedì, 13 Ottobre 2020 07:40

Dante Comoretto è "andato avanti"

Lutto a Forni di Sopra per la scomparsa di Dante Comoretto, storico Capogruppo degli Alpini e figura molto nota ed amata in tutta la Carnia.

DANTE COMORETTO web

Ottobre 2020, Dante, 82 anni, lottando fino alla fine contro una malattia, è "andato avanti" nella propria casa attorniato dai suoi cari. Era un considerato uno dei pilastri della comunità fornese, Capogruppo degli Alpini dal 2000, è stato un importante riferimento per il Gruppo A.N.A. all’interno del quale ha promosso una lunga serie di iniziative.

Nei paesi ci sono persone che ne segnano la storia, la vita sociale e le tradizioni, una di queste era senz’altro Dante, che assieme alla moglie Giovannina viveva con passione la propria comunità dedicandole tempo e lavoro con costanza e dedizione. 
E' stato un esempio anche per la spontaneità e la generosità che metteva in campo nel supporto alle associazioni o a chiunque ne avesse bisogno, lui c'era sempre. Dante, originario di Buja, ha svolto il servizio militare nel 1960 come radiofonista nell'8° Reggimento Alpini della Julia, Battaglione Cividale.  Era una persona sempre gioviale e disponibile, molto benvoluto in paese anche per i suoi rapporti con gli associati, per le visite e il supporto agli anziani o a chi aveva problemi di salute. Dante, per diversi anni, ha fatto parte anche del Consiglio Pastorale Parrocchiale.
All'ultimo saluto, officiato dal Monsignor Pietro Piller, erano presenti molti Alpini dei Gruppi ANA della Carnia con i rispettivi Gagliardetti, il Labaro sezionale e tanti commossi compaesani. 
Il Gruppo ANA di Forni di Sopra è ora guidato dal Vice Capogruppo Lidio Dorigo. 

Associazione Nazionale Alpini

Gruppo di Forni di Sopra

 


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